Recensione originariamente pubblicata su Medioevo n. 314 – Marzo 2023
Recensione del libro
Luigino Bruni
CAPITALISMO MERIDIANO
Alle radici dello spirito mercantile tra religione e profitto
Il Mulino, bologna,
202 pp.
19,00 euro
ISBN 978-88-15-29940-6
www.mulino.it
Come scrive Amleto Spicciani nella Postfazione, «Luigino Bruni è un economista che crede nella lezione della storia ed è un provocatore»: un’affermazione che coglie in due battute una delle chiavi di lettura di questo volume, che, del resto, l’autore presenta come un saggio «che non intende offrire una nuova grande ipotesi interpretativa sull’origine del capitalismo, ma solo complicare alcune tesi consolidate e suggerire qualche nuova pista ancora non sufficientemente esplorata».
Al di là delle frasi a effetto, l’argomento scelto, vale a dire il sistema capitalistico formatosi a sud delle Alpi – e per questo definito «meridiano» – è di notevole interesse, accresciuto proprio dall’approccio scelto da Bruni, che basa la sua trattazione sul rapporto solo all’apparenza inaspettato fra lo spirito mercantile e quello dei frati mendicanti.
Capitolo dopo capitolo, infatti, l’intreccio fra religione ed economia si rivela costante, tanto da rendere tutt’altro che sorprendente per esempio, il richiamo ai valori del francescanesimo.
Una «provocazione», insomma, da raccogliere senza esitazione, per regalarsi una lettura originale.
di Stefano Mammini
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