Sono tornati a far bella mostra di sé, nel Duomo di Firenze, i magnifici ritratti ad affresco dei condottieri Giovanni Acuto e Niccolò da Tolentino, rispettivamente realizzati da Paolo Uccello e Andrea del Castagno. Si è infatti concluso nelle scorse settimane il restauro che li ha interessati e le due opere sono state liberate dai ponteggi montati per consentire l’intervento degli specialisti.
Di dimensioni quasi uguali – il monumento a Giovanni Acuto misura 855 x 527 cm e quello a Niccolò da Tolentino 833 x 512 cm – solo in cenotafio realizzato da Paolo Uccello è firmato, ed è la prima volta che l’artista sigla una sua opera: «in un gesto di orgogliosa rivendicazione».
Nel tempo, i due capolavori erano già stati più volte oggetto di restauri che li hanno segnati in maniera indelebile. Al 1524, risale il primo intervento, per mano del pittore Lorenzo di Credi che realizzò al contempo anche la cornice «a candelabre» sull’affresco di Paolo Uccello. Nel 1688 le due opere furono «rinvigorite» in occasione delle nozze del Principe Ferdinando, figlio di Cosimo III dei Medici, con Violante di Baviera. Visto il cattivo stato di conservazione,
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