Medioevo Dossier n. 49 – Marzo/Aprile 2022
Presentazione
Il 2 aprile del 568 d.C., Lunedì di Pasqua, la tribù dei Longobardi, guidata dal re Alboino (560 circa-572), varcò le Alpi Giulie, penetrò nell’Italia settentrionale e occupò, manu militari, gran parte dei territori italici a nord del Po (vedi box alle pp. 8-9). Oggi, alcuni storici, considerano questa data -fornita dallo storico longobardo Paolo Diacono († 799 circa) – non più come quella dell’inizio dell’occupa- zione della Penisola, bensì come la data della partenza dei conquistatori dalla Pannonia e, pertanto, il loro ingresso in Italia andrebbe posticipato al maggio del 569.
In quell’anno, i Longobardi conquistarono Mi- lano e, nel 572, dopo un lungo assedio, Pavia, dove, più tardi, ritennero opportuno fissare la capitale del loro regno, destinato a sopravvivere fino alla conquista franca del 774. I territori a nord del Po furono sottratti al dominio bizantino che si era stabilmente insediato nella Penisola da circa un ventennio, dopo la fine delle lunghe guerre che l’imperatore, Giustiniano I (527-565), aveva condotto contro gli Ostrogoti, dal 535 al 553, riuscendo, alla fine, ad annientarne il regno. (Continua la lettura in edicola o ABBONATI ORA!)
di Tommaso Indelli
Scorri il sommario
L’ARRIVO IN ITALIA
Venuti da lontano
I SUCCESSORI DI ALBONIO
Il potere si consolida
ROTARI
Una nuova era, nero su bianco
LIUTPRANDO
L’apogeo e la caduta
ITALIA LANGOBARDORUM
Le sette «capitali» della Langobardia
UNA QUESTIONE MERIDIONALE
Mezzogiorno longobardo
LA FINE DI UN’EPOPEA
Gli ultimi fuochi