Estratto dal Dossier «Crociate. La vera storia»
Spedizione militare, viaggio religioso, itinerario marittimo: se ai tempi della prima spedizione (1096-99) invocata da papa Urbano II la volontà di liberare dall’occupazione musulmana le terre in cui era vissuto Gesú si accompagnò a un grande fervore religioso, in seguito altri fattori decisivi motivarono le campagne in Terra Santa. In un libro appena pubblicato, Franco Cardini e Antonio Musarra riscrivono la storia della crociata, dimostrando come l’onda lunga di quell’epopea sia giunta fino ai giorni nostri. Ne presentiamo, in esclusiva per i nostri lettori, alcuni passi particolarmente significativi
Nata sullo scorcio dell’XI secolo come pellegrinaggio armato, sviluppatasi come guerra per la conservazione o il recupero della Terrasanta, la crociata conobbe un’immediata applicazione quale naturale prosecuzione delle guerre condotte contro i mori nella penisola iberica, i musulmani di Sicilia e i corsari saraceni del Mediterraneo; per venir quindi istituzionalizzata e utilizzata dalla Chiesa ora come mezzo di espansione verso il nord-est europeo, ora come arma di repressione nei confronti di eretici e di nemici politici.
Sovente si incontrò con l’ideale della missione, rispetto al quale si configurò ora in opposizione, ora come complemento. Non perse mai, a ogni modo, l’aspirazione alla pace interna della Cristianità: condizione primaria per un’efficace azione contro gli infedeli. Quando, tra XIV e XV secolo, andò profilandosi alle frontiere sud-orientali d’Europa la minaccia ottomana, cambiò nuovamente aspetto per ripresentarsi come guerra di difesa del continente unito e del «suo» mare contro la nuova minaccia barbarica. La politica delle «leghe» contro il Turco, fra Quattro e Settecento, vide l’elemento politico-diplomatico affiancarsi a quello religioso, ma quest’ultimo non sparí mai del tutto, sopravvivendo in particolare nella coscienza collettiva diffusa.
A fronte di tutto ciò, cosa sono state, dunque, le crociate? Guerre di religione, guerre ideologiche, guerre coloniali? Il primo esempio di aggressione sistematica dell’Occidente all’Oriente? Un lontano modello dei massacri razzisti? La pubblicistica – medievale e moderna – le presenta, spesso…(Continua la lettura sul numero di Medioevo o abbonati!!)
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Il cardinale vulcanologo
di Maria Paola Zanoboni
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L’Oriente dei Genovesi
di Antonio Musarra
STORIE
Quando Siena inventò la finanza
di Alessio Montagano
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Sulle mura di Gerusalemme
di Andreas M. Steiner
DOSSIER
Crociate. La vera storia
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Se la Commedia incontra la musica